mercoledì 25 gennaio 2017

LEZIONE SUL TATTOO TRADIZIONALE GIAPPONESE

Nella lezione sul tattoo tradizionale giapponese mi sono stati assegnati, tra i compiti da fare a casa, un Manekineko, un Karakasa e un Bakezori. Il mio insegnante, seppur ricoperto di tatuaggi, mi ha chiesto l'esclusiva per potersi tatuare i miei karakasa e bakezori, che onore! Sono davvero lusingata!
Andiamo a vedere il significato di questi simpatici personaggi:

MANEKI NEKO
Dal giapponese “gatto che chiama”. Il maneki neko ha una zampetta alzata che può sembrare un segno di saluto ma che in realtà richiama a sé, gesto tipico giapponese, proprio per questo viene utilizzato in Giappone come segno di benvenuto all’entrata di negozi e ristoranti poiché si ritiene porti clienti, fortuna e soldi.

KARAKASA
Karakasa ( o  Kasa Obake)  significa “vecchio ombrello” ed è uno spirito molto popolare nella cultura tradizionale giapponese. Il Karakasa è un tipo di “Tsukumogami” ovvero tutti quegli oggetti che una volta raggiunti i 100 anni di età si animano e vagano spaventando gli umani che hanno avuto poco rispetto per loro. Il karakasa viene raffigurato con un occhio, una lunga lingua che sporge da una bocca aperta, una sola gamba e un piede che di solito indossa un "geta”, il tipico zoccolo di legno che si porta con il kimono.

BAKEZORI
Come il karakasa anche il bakezori - “sandalo fantasma” - appartiene al folklore giapponese ed è uno spiritello con le sembianze di uno “zori” (tipico sandalo di paglia giapponese), possiede un solo occhio, due gambe e due braccia, usa spaventare le persone che han buttato questo tipo di calzatura ancora in buono stato e lo fa cantando loro una filastrocca che recita “Kararin, kororin, kankororin!” Ovvero: “Due occhi, tre occhi e due denti!”
Bunzigirl

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