martedì 15 marzo 2011

SONO UN OTAKU NON SONO UNA SANTA

Non c'è pericolo che qualcuno possa scambiarmi per una santa ma riflettevo sul fatto che ho sempre odiato le borse marroni in pelle da signora. Nel mio immaginario le Louis Vuitton son sempre state borse da signora di una certa età, borse che invecchiano chi le sfoggia, un pò tristi, anonime nonostante il logo schiaffato a ripetizione, inaccessibili ai giovani per via dei prezzi esagerati. Tutto questo cambiò nel 2003 quando Marc Jacobs (stilista statunitense nonchè attuale direttore artistico della Louis Vuitton e appassionato collezionista di opere d'arte contemporanea) chiamò l'artista giapponese Takashi Murakami. Da questa collaborazione nacquero una serie di borse e accessori che han svecchiato parecchio la griffe. La collezione 'Cherry Blossom' in cui il logo LV è accompagnato da ciliegie rosse talvolta sorridenti ha sbancato di brutto. E così son caduta nella trappola anch'io comprendendo di essere una vulnerabile donna affetta da borsite acuta e non mi riferisco alle infiammazioni delle borse distribuite nelle varie articolazioni del corpo umano. Trovo irresistibili i vari personaggi creati da Murakami, dagli occhioni lucciconi, al pandino variopinto, Kaikai e Kiki e le margherite sorridenti in technicolor. I prezzi purtroppo rimangono una costante...salatissimi e il portafoglio è sempre più anoressico.
Bunzigirl

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