Succede
che i primi di novembre mi sono ritrovata all’aeroporto di Pescara a
pranzo con un gruppo di piloti, tutti membri dell’aeroclub del capoluogo
abruzzese. Stavano scegliendo il nome di un PA-28 un aereo da turismo che
va a 235km/h. In Italia si usa mettere prima del nome una I maiuscola,
trattino e poi si aggiungono 4 lettere, a questo punto tra i nomi
papabili escono NGUL e FRKT, in Abruzzo “frèchèt’” è l’equivalente
siciliano di minchia o del romano sticazzi, così entusiasta dico
la mia anche se non essendo socia del club non potevo votare per la
scelta del nome. Cerco di convincere i piloti che il dialetto abruzzese
con le sue bestemmie e le sue esclamazioni tipiche è patrimonio
nazionale e da romana ritengo che il FRKT funzioni perfettamente ovunque e va
rivendicato con orgoglio da ogni abruzzese fino al midollo. Ecco dunque
il nuovo PA-28 di Pescara, una gioia per chi come me ama l’Abruzzo e la
filosofia del frèchèt 😍
Bunzigirl
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